Gentile Signora Hack,
mi chiamo Roberto Esposito e, pur non avendo mai avuto il piacere di conoscerLa, Le scrivo in quanto ammiro immensamente la Sua opera lavorativa ed il Suo impegno in ambito culturale, politico e sociale.
Tra poche settimane compirò 25 anni e, volendo ripercorrere col pensiero la mia vita, non ho memoria di alcun periodo in cui non mi sentissi stimolato, quasi tormentato, dal desiderio di rincorrere e di conoscere le risposte a tante domande che, nonostante l’incessante ricerca, ancora oggi non accennano a diminuire. Pertanto, fin da bambino, una genuina curiosità mi ha guidato, generando in me l’esigenza di possedere una sempre maggiore conoscenza di ogni aspetto del mondo, che mi permettesse di creare un’opinione scevra di dogmi religiosi, disinformazione e moralismi.
Le parlo di ciò perché, in ciascuna di queste occasioni, ho rivolto la mia attenzione verso il Suo pensiero tramite lo studio di interventi, libri e interviste da Lei rilasciate, restando ogni volta stupito da quanto le Sue parole fossero calzanti e adatte a fornire risposte limpide e soddisfacenti. A coadiuvare la mia naturale inclinazione verso un’incessante sete di conoscenza, il contributo apportato dalla Sua persona alla cultura e alla comprensione del mondo in cui viviamo ha avuto un’influenza determinante sul mio percorso di studi e soprattutto sulla formazione di un mio pensiero libero da limiti o vincoli di alcun genere.
Tutti questi presupposti mi hanno portato ad essere oggi uno studente universitario iscritto alla Facoltà di Ingegneria Aerospaziale, assecondando in parte il mio sogno d’infanzia di diventare un astronauta. Allo stesso tempo mi riservo il diritto di esprimere le mie opinioni senza censure, lavorando come giornalista e blogger, e coltivo la passione per l’arte, come regista e scrittore, sperando di poterla trasformare, un giorno, nella mia professione.
In molti anni di studio ho accresciuto una grande stima nei Suoi confronti, tanto da sembrarmi quasi impossibile racchiudere in poche righe la passione, la determinazione e gli stimoli che Lei trasmette a ragazzi ambiziosi e carichi di sogni come me. Malgrado un naturale timore, da qualche anno ho però deciso di vivere senza lasciar spazio ad alcun rimpianto e, di conseguenza, al “Perché?” ho preferito domandarmi un più ardito “Perché no?”. Ciò mi ha spinto a cogliere l’opportunità di scriverLe questa lettera, con il difficile intento di trovare parole in grado di esprimerLe la mia più sentita gratitudine per essere una guida e, allo stesso tempo, un traguardo a cui ambire: persone come Lei sono, a mio avviso, uno spiraglio di luce per la ragione umana e la conoscenza, un confortante e luminoso faro che si affaccia su un Paese buio e purtroppo caratterizzato, oggi più che mai, da ben altri ideali.
Mi piacerebbe rivolgerLe innumerevoli domande e la mia mente è piena di quesiti sui quali riuscirebbe sicuramente ad illuminarmi. Poter instaurare un legame con Lei, anche in forma epistolare, è un desiderio che coltivo da sempre, poiché mi concederebbe l’opportunità di affacciarmi su uno sterminato mare di saggezza e cultura, aiutandomi a fugare i dubbi e a compiere qualche piccolo passo verso quello straordinario quanto irraggiungibile sogno di conoscenza che mi accompagna da tutta la vita.
Sperando che le mie sincere parole siano state da Lei gradite e che rappresentino il principio di un prolifico dialogo, La saluto cordialmente, augurandole ogni bene.