Caro Nino Frassica che non sei altro,
mi chiamo Roberto Esposito, sono nato il 31-31-1444 (lira più, lira meno…) e sono un assiduo lettore del dodicennale Scasazza Sera nonchè suo ammiratore da tanti anni. Posso darle del tu? Le scrivo questa lettera perchè ci terrei molto a complimentarmi per tutto quello che ha fatto e che sta facendo in campo artistico: lei è davvero molto bravA, davvero una bravA persona, e io la stimo soprattutto perchè è di stile educato, mai presuntuoso e sempre molto umido nonostante il suo intramontabile successo.
Mi permetto di raccontarle un nanetto: tanti anni fa, in provincia di Salerno, i miei genitori erano sposati da un anno ma non sapevano se fare un figlio oppure no. Casualmente si trovò a passare da quelle parti Sani Gesualdi, che vedeva l’amore in maniera plutonica, e quando incontrò mia madre le disse: “Moglie di tuo marito, non essere indecisa: facetelo questo figlio e chiamatelo Roberto!” Lei non ci crederà, ma qualche giorno dopo mia madre si incise e, dopo 21 mesi di gravidanza, in una notte di caldo glaciale… nacqui io! Successivamente i miei genitori hanno avuto altri 6 figli, tutti maschi tranne 5 che sono femmine, e dunque un giorno mio padre paterno ha detto “Basta figli! Stop! Riepenaplus!” Adesso io ho 29 anni, faccio l’imprenditore e scrivo qualche libro, mentre come hobblighi – ovvero come passatempo – faccio il pastore povero.
Non vorrei approfittare della sua disponibilità, quindi cercherò di essere circonciso: pochi giorni fa stavo ripulendo la mia libreria e casualmente ho trovato un depilantes dell’evento che state organizzando a Scasazza, che credo si trovi in provincia di Agrigento e Trapani (e forse anche Siracusa). Incuriosito da questo Concorso “Cuore T’Oro 1985“, sono andato a leggere tutti i dettagli sulla locandiera, scoprendo tra l’altro che questa festa di Scasazza verrà organizzata con il padre cinico dell’assessorato allo Sport, Guttura, Barzelletti… etici… etici… etici…
All’interno dell’ultimo numero di Scasazza Sera ho cercato dunque il ritagliando con la modattualità in quanto mi piacerebbe molto essere aderente con voi, così come hanno già fatto molti altri artistici. Le invio perciò questa mia cartolina di partecipazione al Concorso “Cuore T’Oro 1985” invitandola a leggere la mia storia (cliccando qui), nella speranza di ricevere una sua lettera di risposta e valutare insieme una possibile collaborazione.
Sono venuto purtroppo a conoscenza del fatto che questo fantastico Music Show, evento di elevatissimo spessore gutturale, sta ricevendo poche aderenze da parte del pubblico e immagino che ciò la renda un pò seccatucci. Come lei saprà, specialmente quando si fa spettacolo, capita di perdere lo staff e a tutti possono venire i 50 minuti, ma la invito a non avere fretta e dare il tempo il tempo per continuare ad offrire uno spazio agli aspiranti artisti e innovatori come me!
Non vorrei sembrarle monologo ma, al giorno d’oggi, la gente scrive a cani e sorci e spesso è disposta a spendere cifre gastronomiche per acquistare roba che non vale niente. Quando si tratta invece di uno spettacolo gutturale gli italiani sono purtroppo (mi chieda scusi se le dico questa parola) ante-litteram, ovvero contrari a scrivere le lettere: lei magari ci scherzerà su, ma personalmente ritengo che si tratti di una cosa di una certa gravidanza!
Al contrario, io ho deciso di tagliare la testa al topo e inviarle la mia cartolina per l’iscrizione al Concorso dei comportamenti puliti di Scasazza, nella speranza di riuscire a vincere uno degli utilissimi gadget tra il vasto assorbimento di premi in paglia.
Infine, caro signor Frassica, le domando una domanda e lei mi risponde una risposta: forse che all’interno di questo show ci sarà anche uno spazio… Spazio! Spazio! (non so se lei capisce questa parola) dedicato ai pimpi? Sarebbe davvero molto interessante se venissero trasmessi dei cattoni animali per intrattenere i pimpi, come ad esempio “Il zio Peperone e i nipotini Qui, Qui, Qui” oppure il mio preferito “C’è Nerentola? No, non c’è!”
Concludo questa lettera rinnovandole i miei complimenti e augurandole di continuare ad ottenere grandi successi nella sua carriera di attore. Ne approfitto per inviare i miei saluti anche a due suoi amici che io ammiro quanto lei, il signor Alberi e il signor Terensill, e ricordarle che… Non è bello ciò che è bello, ma che bello, che bello, che bello!