E’ vero, sono passate troppe settimane dal mio ultimo post, ma posso garantirvi che è stato un periodo piuttosto intenso e non ho davvero avuto il tempo materiale per dedicarmi alla scrittura. Tuttavia, ho promesso a me stesso che nei prossimi giorni scriverò un post lungo e dettagliato per immortalare nero su bianco (o grigio su nero, come in questo caso) una testimonianza diretta su tutto ciò che sto combinando negli ultimi tempi.
Nonostante questo, oggi non potevo non annunciare un’importante novità che mi è stata ufficialmente confermata da pochissime ore:
Terrò un intervento al TEDx!
Per chi non sapesse di cosa sto parlando, il TED (Technology Entertainment Design) è la conferenza dei più grandi innovatori del mondo che si tiene ogni anno in California. La sua missione è riassunta nella formula “ideas worth spreading” (idee degne di essere diffuse) e, in effetti, le migliori discussioni sono state pubblicate gratuitamente sul web. Le lezioni abbracciano una vasta gamma di argomenti e comprendono scienza, arte, politica, temi globali, architettura, musica e altri. Gli speaker stessi provengono da molte comunità e discipline diverse, tra cui Bill Clinton, James Watson, Al Gore, Richard Branson, il co-fondatore di Wikipedia Jimmy Wales, Stephen Hawking, Isabel Allende, i fondatori di Google Sergey Brin e Larry Page, Gordon Brown e centinaia di altri influenti intellettuali e opinion leader.
In pratica, i maggiori protagonisti del “pensare” e del “fare” (giovani leader, imprenditori, intellettuali, accademici, promotori di cambiamenti sociali e pensatori-creativi) vengono invitati al TED come speaker per raccontare le proprie idee e illustrare in che modo si propongono di migliorare il mondo e la società in cui viviamo.
Io sono stato invitato a partecipare al TEDx Napoli 2012, un evento indipendente che viene organizzato in varie citta del mondo su licenza TED, e proprio oggi pomeriggio ho ricevuto l’E-Mail di conferma insieme a le linee guida che dovrò seguire per la mia conferenza, in modo da garantire un intervento efficace ed elegante.
Dunque vi terrò aggiornati, nel frattempo vi racconto cosa diceva Einstein nel 1931:
Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
Chi supera la crisi supera se stesso senza essere ‘superato’. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi è la crisi dell’incompetenza. L’inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. È nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo.
Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla.