Molte volte è necessario guardare le cose da lontano, tornare indietro negli anni e osservare da nuovi punti di vista, per individuare quei momenti che segnano una svolta nella propria vita. Mettere insieme i ricordi e collegare i puntini.
Altre volte, invece, si ha la lucidità e la consapevolezza di trovarsi in quel momento esatto, quando si chiude un capitolo e una nuova avventura tutta da scrivere sta per cominciare. Se ne notano i segni premonitori, e nell’aria si sentono gli indizi di un cambiamento che vi racconterò nelle prossime settimane.
La prima novità è che – dal 14 al 22 ottobre all’Olympic Park di Sochi, in Russia – avrò l’onore di rappresentare l’Italia in qualità di speaker al World Festival of Youth and Students, la convention mondiale per immaginare e costruire una visione comune per il futuro del nostro pianeta, di fronte a 20.000 studenti, leader politici, giornalisti, ricercatori, imprenditori, atleti, creativi e scienziati da oltre 150 Paesi nel mondo.
Ogni giornata sarà dedicata ad una delle macro regioni del pianeta (America, Africa, Medio Oriente, Europa, Russia, Asia e Oceania) e i rappresentanti di ogni Paese saranno invitati a prendere parte ai lavori per discutere e definire le linee programmatiche sui temi globali legati ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite da raggiungere entro il 2030.
In particolare, secondo l’agenda della 19esima edizione del World Festival, si affronteranno dibattiti su Progettazione e sfide del futuro, Politica globale e sicurezza internazionale, Ecologia e salute, Ricerca e progresso scientifico, Sviluppo dell’educazione globale, Economia e imprenditoria, Industria e innovazione tecnologica, Piattaforme di sviluppo civile, Energia sostenibile, Cultura del mondo e New Media.
Non so ancora se mi farò arrestare o se tornerò con cinque biondissime mogli, ma di una cosa sono certo: una nuova Rivoluzione è alle porte.