Sta succedendo un casino! Contestazioni, politici indagati, fascisti e antifascisti… ma dal mio punto di vista, la cosa più interessante è che Matteo Salvini sta perdendo il controllo della sua macchina della comunicazione.
Qualche settimana fa avevo pubblicato un video sulle strategie di comunicazione politica per spiegarvi che l’obiettivo è di essere sempre trendsetter e mai trendfollower, ovvero riuscire a pilotare il dibattito pubblico ogni giorno su un argomento diverso. Però sta succedendo una cosa strana, che nemmeno Salvini aveva previsto, e che sta sabotando la sua macchina della propaganda usando gli stessi mezzi su cui è stata costruita: selfie, sfottò e video di denuncia che diventano virali sui social.
Se ad ogni comizio il Ministro dell’Interno rafforza la sua immagine fermandosi a scattare selfie con i cittadini, adesso quest’arma gli si sta ritorcendo contro, perché molte persone si avvicinano con la scusa di una foto, aspettano che lui sorrida e al momento dello scatto gli rinfacciano qualcosa che lo mette in profonda difficoltà, come le offese che per anni ha urlato contro i meridionali, tutte le promesse non mantenute o il conto su dove siano finiti i famosi 49 milioni.
E questa cosa lo fa impazzire perché non può controllare la situazione, e quindi storce il muso e scappa incazzato, ma mentre scappa è consapevole che quel video diventerà virale più dei selfie con la Nutella. In pratica, l’Italia s’è desta e sta sviluppando gli anticorpi. E tutti gli strumenti che fino ad ora Salvini ha usato per aumentare il suo consenso si stanno trasformando in un boomerang.
La sua strategia di comunicazione è in tilt perché i ruoli si sono invertiti, e quindi non sono più gli altri a rincorrerlo sugli argomenti che ha scelto, ma è lui a dover ribattere ai cittadini nel loro campo di gioco, dove sa di essere in difficoltà e per questo evita il confronto, strappa di mano i cellulari, offende chi protesta e fa rimuovere gli striscioni dai balconi. La verità è che Salvini sta vivendo queste contestazioni con un disagio incontrollabile.
Quindi non fatevi fregare dalla tentazione di voler rispondere alle provocazioni con cui prova a distrarvi e a cambiare argomento: se volete capire meglio come funziona questa strategia per non esserne vittime inconsapevoli, guardate il mio video su www.facebook.com/about.Rob/videos/2204058046499148/.
Piuttosto fatevi furbi, perché se invece questa rivoluzione dei selfie e degli striscioni dovesse continuare a diffondersi, in ogni città Salvini verrebbe accolto da decine di messaggi di protesta che non potrà strappare e ogni comizio diventerebbe il suo peggior incubo. E sapete perché? Perché ogni volta che urlerà da un palco saprà che in mezzo a quella gente non ci sono buonisti, radical chic o comunisti, ma semplici cittadini italiani che non abboccano alla sua propaganda e che gli chiederanno una foto ricordo, per usare la sua faccia incazzata per una pacifica, ironica ma dolorosa protesta.